Unterwegs

In cammino

Rainer Maria Rilke, da “Gedichte an die Nacht”

Posted by Anna Maria Curci su dicembre 29, 2023


Vedi. Angeli sentono attraverso lo spazio
i loro incessanti sentimenti.
Il nostro calor bianco sarebbe il loro freddo.
Vedi, angeli ardono attraverso lo spazio.

Mentre a noi, che non ne abbiamo altrimenti nozione,
una cosa si oppone e una accade invano,
loro avanzano, estasiati da mete,
per il loro territorio compiuto.

 

Rainer Maria Rilke, da Gedichte an die Nacht
Traduzione di Anna Maria Curci
Per ricordare Rilke oggi, 29 dicembre 2023, a 97 anni dalla morte.

Posted in Poesia, Tradurre poesia, Traduzioni | Contrassegnato da tag: , , , , , | Leave a Comment »

Canto dei bambini di Betlemme

Posted by Anna Maria Curci su dicembre 24, 2023

Canto dei bambini di Betlemme

Se verrai come brezza leggera
accarezza le guance rigate
di chi piange per fame e paura
di chi fugge lo strazio incessante

Se verrai come rombo di tuono
togli fiato atterrisci chi arma
e ridona sollievo a chi ha perso
ogni bene per primo il sorriso

Se verrai come rovo che arde
sfiora i cuori drappeggia la luce
fa’ che pace sia soffio e sostanza
come te non consuma ma nutre

 

Anna Maria Curci
24 dicembre 2023

Posted in Anna Maria Curci, memoria, Poesia, storia | Contrassegnato da tag: , , , , , | 3 Comments »

Philippe Jaccottet, da “À la lumière d’hiver”

Posted by Anna Maria Curci su dicembre 23, 2023

L’inverno, la sera:
 ———————allora, talvolta, lo spazio
assomiglia a una stanza boscosa
con tende azzurre sempre più scure
dove si consumano gli ultimi riflessi del fuoco,
poi la neve si accende contro il muro
come una lampada fredda.

Dove sarebbe già la luna che, alzandosi,
si lava via ogni polvere
e il vapore delle nostre bocche?

Philippe Jaccottet
(traduzione di Anna Maria Curci)

 

 

 

L’hiver, le soir :
——————-alors, parfois, l’espace
ressemble à une chambre boisée
avec des rideaux bleus de plus en plus sombres
où s’usent les derniers reflets du feu,
puis la neige s’allume contre le mur
telle une lampe froide.

Où serait-ce déjà la lune qui, en s’elevant,
se lave de toute poussière
et de la buée de nos bouches?

Philippe Jaccottet, 1925 Moudon, in Svizzera – 2021, Grignan, in Francia
(À la lumière d’hiver, Gallimard 1994, p. 94)

Posted in Poesia, Tradurre poesia, Traduzioni | Contrassegnato da tag: , , , , , | Leave a Comment »

Ingeborg Bachmann, [A sera chiedo a mia madre]

Posted by Anna Maria Curci su giugno 25, 2023

[A sera chiedo a mia madre]

A sera chiedo a mia madre,
in segreto, dello scampanio,
com’io debba interpretare il giorno
e preparare la notte.

Nel profondo esigo sempre
di narrare proprio tutto,
di assortire in accordi
ciò che in suoni mi lambisce.

In silenzio, insieme, tendiamo l’orecchio:
mia madre torna a sognarmi
e coglie, come antichi canti,
il modo maggiore e minore della mia natura.

 

Ingeborg Bachmann
(Traduzione di Anna Maria Curci)

 

 [Abends frag ich meine Mutter]

Abends frag ich meine Mutter
heimlich nach dem Glockenläuten,
wie ich mir die Tage deuten
und die Nacht bereiten soll.

Tief im Grund verlang ich immer
alles restlos zu erzählen,
in Akkorden auszuwählen,
was an Klängen mich umspielt.

Leise lauschen wir zusammen:
meine Mutter träumt mich wieder,
und sie trifft, wie alte Lieder,
meines Wesens Dur und Moll.

 

Ingeborg Bachmann
(edizione di riferimento: I.B., Sämtliche Gedichte, Piper Verlag, p. 20)

 

Pubblicata per la prima volta senza titolo nel 1948 sulla rivista “Lynkeus”, appare tra le poesie giovanili (Jugendgedichte) del lascito nel volume I dell’opera completa, apparso postumo nel 1978). Questa mia traduzione inedita appare oggi, 25 giugno 2023, a 97 anni dalla nascita di Ingeborg Bachmann, nata a Klagenfurt il 25 giugno 1926. (Anna Maria Curci)

Posted in Anna Maria Curci, Anniversari, Ingeborg Bachmann, Poesia, Tradurre poesia, Traduzioni | Contrassegnato da tag: , , , , , , , | Leave a Comment »

Primo maggio duemilaventitré

Posted by Anna Maria Curci su Maggio 1, 2023

Primo maggio duemilaventitré

 

è il primo maggio    strano senza te
che con l’esempio mi spiegasti il lavoro
senza te, madre, che – ero bambina –
un giorno mi leggesti Scotellaro

a te, che sei altrove, intono un canto
di desiderio indignazione e fede
nella veste dismessa dell’amore
nell’attenzione che non va a dormire

per chi è schiacciato da cilindri di scena
chi è soffocato dal bisogno e muore
come chi è schiavo del ricatto stolto
che va spargendo menzogne impunite

a te, che sei altrove e forse guardi,
narro di morti taciute e occultate
dell’ondata sommersa degli infermi
di prigionia spacciata come bene

 

Anna Maria Curci
1° maggio 2023

Posted in Anna Maria Curci, Lavoro, memoria, Poesia | Contrassegnato da tag: , , , , | 1 Comment »

Eduard Mörike, È lei

Posted by Anna Maria Curci su aprile 4, 2023

Luigi Simonetta, Primavera, tecnica mista

È lei

Primavera il nastro azzurro
Torna all’aria a sventolare;
Dolci e note le fragranze
La terra sfiorano presaghe.
Già sognanti le violette
Presto vogliono arrivare. –
Tendi l’orecchio! Lieve da lungi un suono d’arpa!
Primavera, sì, sei tu!
Te io ho riconosciuta!

Eduard Mörike
(traduzione di Anna Maria Curci)

 

Er ist’s

Frühling läßt sein blaues Band
Wieder flattern durch die Lüfte;
Süße, wohlbekannte Düfte
Streifen ahnungsvoll das Land.
Veilchen träumen schon,
Wollen balde kommen. –
Horch, von fern ein leiser Harfenton!
Frühling, ja du bist’s!
Dich hab’ ich vernommen!

 

Composta intorno al 1829 e pubblicata da Mörike, uno dei più significativi autori del Biedermeier, nel 1832, appare a pagina 33 dell’antologia: Eduard Mörike, Die schönsten Gedichte. Ausgewählt von Hermann Hesse. Mit Zeichnungen des Autors (Eduard Mörike, “Le poesie più belle, scelte da Hermann Hesse, con disegni dell’autore”). L’edizione di riferimento è quella della casa editrice Insel del 1999.

Posted in Anna Maria Curci, Luigi Simonetta, Poesia, Tradurre poesia, Traduzioni | Contrassegnato da tag: , , , , , , | Leave a Comment »

Philippe Jaccottet, da “Leçons”

Posted by Anna Maria Curci su luglio 11, 2022

Un tempo
io, l’impaurito, l’ignorante, vivente appena,
coprendomi gli occhi di immagini,
ho preteso di guidare morenti e morti.

Io, poeta messo al riparo,
risparmiato, sofferente appena,
andare a disegnare rotte fin lì!

Ora, spento in un soffio il lume,
con la mano più randagia, che trema,
ricomincio adagio nell’aria.

 

 

Philippe Jaccottet
(traduzione di Anna Maria Curci)

 

 

Autrefois,
moi l’effrayé, l’ignorant, vivant à peine,
me couvrant d’images les yeux,
j’ai prétendu guider mourants et morts.

Moi, poète abrité,
épargné, souffrant à peine,
aller tracer des routes jusque-là !

À présent, lampe soufflée,
main plus errante, qui tremble,
je recommence lentement dans l’air.

 

Philippe Jaccottet, 1925 Moudon, in Svizzera – 2021, Grignan, in Francia
(Leçons, in: P.J.,  À la lumière d’hiver, Gallimard 1994, p. 11)

 

Sono questi i primi versi contenuti in un volume – À la lumière d’hiver précéde de Leçons e de Chants d’en bas et suivi de Pensées sous le nuages – che ho ricevuto in dono qualche tempo fa da Patrizia Sardisco (alla quale va la mia profonda riconoscenza) e che non smette di sprigionare altri doni di poesia. Stamattina, all’acuirsi quotidiano di quella «intima distanza», «amor de lohn» che da Jaufré Rudel punge e rischiara tanto la pratica devozionale della traduzione quanto l’intera esistenza, proprio questi versi mi sono venuti a parlare, a interrogare, a spronare, a sollecitare, con quieta fermezza, un cambio di sguardo, un cambio di passo. (Anna Maria Curci, 11 luglio 2022)

Posted in Anna Maria Curci, Poesia, Tradurre poesia, Traduzioni | Contrassegnato da tag: , , , , , , | 1 Comment »

Trobairitz al pianto

Posted by Anna Maria Curci su gennaio 6, 2022

Trobairitz al pianto

Al pianto che martella
replica trobadora:
tu rivolta il berretto,
non distogliere sguardo,
canta e poi canta ancora.

È vuota la parola?
Te lo chiedi ogni giorno,
sopito e sulla strada,
ché si prosegue affianco,
messer lutto e scudiera.

Lunghi tratti in silenzio
e in sordina si accorda
la nota melodia
di pianto e menestrella:
vesti di luce il buio.

 

Anna Maria Curci
6 gennaio 2022

Posted in Anna Maria Curci, memoria, Poesia | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Dall’Idumea

Posted by Anna Maria Curci su dicembre 24, 2021

Dall’Idumea

 

Dall’Idumea
ritma una voce i passi
disorientati.

Lei, la dispersa,
ricompone dal fondo
brani dismessi.

«Mistero. Inciampo.
Scandalo per l’iniquo.
Nel buio stella».

 

 

Anna Maria Curci
24 dicembre 2018 – 24 dicembre 2021

Posted in Anna Maria Curci, Poesia | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Neue Elfsilber (V-VII)

Posted by Anna Maria Curci su ottobre 31, 2021

Neue Elfsilber (V-VII)

 

V

Giacché l’amore è piaga ed è sutura,
rimbocca i lembi che pure separa.
Dietro le spalle sussurra tenace
le piccole virtù lungo il sentiero.

 

VI

Se guardi da vicino non è immoto
(non arrendersi al piombo, dare tempo)
ma volteggia al suo ritmo e al peso d’aria
sul gambo di cicoria il fiore azzurro.

VII

Fibra a fibra ha spartito e riaccostato
colei che aveva le dita di rosa.
Nello gliommero in cerca di promesse
distingui tu ora il verso ora il racconto

 

Anna Maria Curci
14 luglio – 31 ottobre 2021

Posted in Anna Maria Curci, Elfsilber, Poesia | Contrassegnato da tag: , , , , , , , | Leave a Comment »