Posts Tagged ‘storia’
Posted by Anna Maria Curci su agosto 13, 2020
Dino Frisullo e don Luigi di Liegro al Campidoglio con gli immigrati della Pantanella. Foto di Stefano Montesi (da “L’Espresso”, 9 agosto 2020)
“Se c’è la parola, allora si può andare”*
C’era una casa di cristallo a Roma
qualcuno la chiamava Shish Mahal
in quella estate di sgomberi e mondiali
di scarpe sporche rifiuti e porte in faccia.
Due voci quattro mani e quattro piedi
Dino e Luigi e il mare di occhi tristi
scrissero insieme “italiani e immigrati”.
Beati i miti nel vecchio pastificio.
Anna Maria Curci
13 agosto 2020
*«Accanto a don Luigi [Di Liegro] c’era Dino Frisullo, il secondo italiano. Era arrivato da poco a Roma dalla Puglia, dove aveva conosciuto e lavorato con il vescovo Tonino Bello, era il responsabile immigrazione di Democrazia Proletaria. La sigaretta tra le labbra, mentre c’era l’ennesima azione da organizzare, l’ennesimo volantino da scrivere, il megafono a tracolla perché se sentite la mia voce, sembrava dire, se c’è la parola, allora si può andare» (Marco Damilano, in: La città di cristallo. Pantanella, Roma. Il mondo nuovo sbarcava in Italia. Foto di Stefano Montesi, “L’Espresso”, 9 agosto 2020, pp. 80-85)
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Posted by Anna Maria Curci su giugno 27, 2020
Ustica, 27 giugno
Cos’è la verità? Uno specchio ustorio
parabola a difesa dell’assedio
stra-vaganza stracciona e assetata
lazzara sulla soglia di madama
menzogna che festeggia il compleanno.
Gocciano le bugie nei candelabri
per un desco imbandito e imbandierato
con caccia armati a carico sganciato
su vite esplose in volo. Schermo piatto.
Scacco al re e alla sua torre di controllo.
Anna Maria Curci
27 giugno 2020
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Posted by Anna Maria Curci su Maggio 12, 2020
Vorace s’acquatta
(12 maggio 1977)
Vorace s’acquatta
sul dorso che ignora
confida nel velo
nel rosa che allappa
nel cambio di guardia
nel turno saltato
agguanta in dispense
la fame che avanza
la madia svuotata
semenza s’è sparsa
Vorace s’acquatta
l’orrore nei giorni
Anna Maria Curci
12 maggio 2020
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Posted by Anna Maria Curci su giugno 29, 2019
Gesù scaccia i mercanti dal tempio. Opera attribuita a Jacopo Ponte detto Bassano – Varese, Museo d’arte moderna e contemporanea
CLXXI
Quand’è che principiammo a destinare
la fragranza del pane a chi latrava,
quand’è che dismettemmo madre e padre,
che chiamammo sorgente il cherosene?
Anna Maria Curci
29 giugno 2019
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Posted by Anna Maria Curci su Maggio 12, 2019
Helene Weigel alla prima di “Mutter Courage” in Germania, nel 1949 (dpa, da qui)
Madri e coraggio
Non è inutile dire
che figure materne
inusuali, ma vere,
è da Brecht che le trovi,
sia nel cerchio di gesso,
sia dalla vivandiera,
sia dalla vecchia indegna.
E mi piace pensare
che con l’occhio allertato
hanno a turno bussato:
“Forza, scrivi di me!”
Anna Maria Curci
12 maggio 2013 e 12 maggio 2019
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Posted by Anna Maria Curci su Maggio 3, 2019
Traute Lafrenz
A Traute Lafrenz, che oggi compie cento anni
Rosa bianca, mi chiedi.
Che cosa fu l’amore?
La storia di un’estate
bruciò bella e fugace.
Rimase resistenza
testimone tenace
oltre la sepoltura.
Erna mi fu maestra.
Incitava al pensiero.
Hans e Sophie conobbi.
Esportai le parole
in più di una prigione.
Bianca rosa e la chioma
non si ferma il pensare.
Anna Maria Curci
3 maggio 2019
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Posted by Anna Maria Curci su aprile 27, 2019
Roma, cimitero acattolico
A Gramsci
E qui mi fermo sempre
———-penso ai tuoi scritti
———-al tempo—- ad altre soste.
Anni addietro lasciammo i nostri segni
———-scansate foglie
———-sospese le parole.
Anna Maria Curci
29 luglio 2014-27 aprile 2019
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Posted by Anna Maria Curci su aprile 25, 2019
Roma, Porta San Paolo
CLXX (25 aprile a Roma)
Resistere ogni giorno, vita attiva
soccorre la memoria bersagliata.
In questa città aperta, piaga e porta,
si leva il canto di liberazione.
Anna Maria Curci
Roma, 25 aprile 2019
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Posted by Anna Maria Curci su aprile 6, 2019
Luigi Simonetta, Onna (Sibilla libica)
Onna
Di donna è il volto sfondato. Spalanca
seriale il paradosso di cartone
malamente inchiodato a Misurata.
Lei, l’oltraggiata, dispiega lontano
a fil di voce il sembiante. Puntella
pertinace l’assenza d’elezione.
E la sibilla libica rinnova
torcicollo aggraziato: di massacro
in massacro volge lo sguardo a Onna.
Anna Maria Curci
da: Nuove nomenclature e altre poesie, Fuoricollana, collana diretta da Fabio Michieli, casa editrice L’arcolaio di Gian Franco Fabbri, 2015, p. 34
Le terzine di Onna, il testo al quale Luigi Simonetta dedica la quinta immagine della galleria dedicata alle Nuove nomenclature, si muovono in terre devastate, tra l’Abruzzo della frazione dell’Aquila duramente colpita dal sisma del 2009 e luogo di un eccidio perpetrato dagli occupanti nazisti nel 1944 e la Libia della città simbolo della guerra alla vigilia delle elezioni politiche del 2012, prime elezioni libere (libere?) del dopo Gheddafi. Elezioni piene di ombre, come mostra l’infierire sul manifesto di una candidata. Volge lo sguardo la sibilla libica e c’è da chiedersi se lo faccia con tanto aggraziata quanto perenne inerzia. (Anna Maria Curci)
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Posted by Anna Maria Curci su ottobre 6, 2018
Mel Ferrer e Anna Maria Ferrero nei ruoli di Andrei Bolkonskij e Mar’ja Bolkonskaja nel film Guerra e pace tratto dall’omonimo romanzo di Lev Tolstoj e diretto da King Vidor nel 1956
CXXV
Essere entrambi i fratelli Bolkonskij,
Andrej e Mar’ja, il rigore e il perdono,
perdersi risoluti e abbandonarsi
all’amore più folle, nonostante.
Anna Maria Curci
2 ottobre 2016
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