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Paul Celan, da “Svolta del respiro”

Posted by Anna Maria Curci su gennaio 20, 2016

Paul Celan, da “Svolta del respiro”

(IO TI CONOSCO, tu sei colei che si è inchinata,
io, il trafitto, suddito ti sono.
Dove arde una parola che per noi due possa deporre?
Tu – tutta, tutta reale. Io – tutto follia.)

Paul Celan, da Atemwende (“Svolta del respiro”)
(traduzione di Anna Maria Curci)

di seguito l’originale

(ICH KENNE DICH, du bist die tief Gebeugte,
ich, der Durchbohrte, bin dir untertan.
Wo flammt ein Wort, das für uns beide zeugte?
Du – ganz, ganz wirklich. Ich – ganz Wahn.)

2 Risposte to “Paul Celan, da “Svolta del respiro””

  1. Cara AnnaMaria il mistero nella poesia di Celan è un toccasana. Insondabile.

    Un caro abbraccio.

    • Caro Mauro, ti ringrazio per le tue parole. Al mistero, e al mistero della poesia, ci si accosta. Non si va all’assalto, tanto meno si cerca di sbriciolarlo con glosse o di vanificarlo con didascalie. Ti abbraccio con affetto e riconoscenza.

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